Educazione del cucciolo nella disciplina del riporto

04.12.2014 19:25

Spesso si sente  dire che un cucciolo , deve fare il cucciolo.

Vero , ma, cosa si intende con questa affermazione ?

Alcuni sostengono che il cucciolo fino all’età di 9/10 mesi debba solo giocare, divertirsi, fare esperienze con il territorio che lo circonda  e poco altro , come l’insegnamento del seduto e qualche piccola regola.
Ritengo sia vero, ma solo in parte.

Se è vero , come è vero che un cane di media taglia ha uno sviluppo mentale a 10 mesi come un bambino di circa 12 anni , perche mandiamo a scuola i nostri figli a 6 anni e al cane concediamo tutto questo tempo in più ?

Il cane , nello stadio di giovinezza , circa dal 4 al 6 mese , è nel periodo ideale per porre le basi ad un corretto inserimento nella nostra famiglia e nelle attività sociali e di utilità future.

Se si è deciso che il futuro del cane potrà essere quello di un lavoro nella specifica disciplina del riporto , allora si dovrà iniziare la ‘ didattica di base ‘ proprio a questa età

Tutto questo fatto con gradualità e grande attenzione alla crescita psicofisica del singolo soggetto , è in questa fase che noi educatori dobbiamo utilizzare tutta l’esperienza ed il buon senso per differenziare il programma di lavoro e  adattandolo al caso specifico , focalizzando i bisogni, le originalità ,i talenti dei singoli soggetti esaltando e non soffocando queste specificità e lavorando con un costante ed attivo coinvolgimento dei cuccioli.

Quello che definisco , lavoro, è in realtà gioco, un gioco che promuove la vita di relazione , la collaborazione come fonte di motivazione ,un gioco , dove esistono regole che portano alla vittoria, regole di collaborazione e rispetto reciproco ,nel nostro caso specifico, al premio , rappresentato da un succulento boccone o dalla possibilità di abboccare e riportare la preda/riportello .

Il gioco a quell’età è emozione , emozione data dalla gioia di partecipare con noi a quell’evento , è follia , follia nel superare quel piccolo cambio di terreno o quell’altissima erba , che arrivava fin sopra alla sua testa e che sembrava un insormontabile ostacolo , è gioia, gioia nello scoprire che tutte quelle cose si possono fare, si possono affrontare e superare e che tutte ,ma proprio tutte riservano, un gran bel premio .

Se questo è l’obbiettivo che ci guida , trovo corretto e appropriato lavorare giocando al riporto con il nostro retrievers , ritengo che questo sia il momento migliore per dare al nostro cucciolo le basi su cui dovrà cimentarsi in futuro.

Le regole del gioco , siano esse quella di una buona vita sociale come quelle della specifica disciplina insegnate a questa età e con metodi come sopra descritti rimarranno saldamente nella mente del nostro cucciolo come regole positive e lo accompagneranno nelle sue esperienze future , permettendogli di meglio comprendere ciò che cercheremo di insegnargli in futuro , con tutti i benefici che questo comporta .